Guida alla scelta delle frese a tazza per legno

Perfette sia per l’utilizzo amatoriale che professionale, le frese a tazza per legno (www.fraisertools.com/) non possono assolutamente mancare tra gli attrezzi di un intagliatore. Pratiche, economiche, versatili e resistenti, basta montarle su un trapano a frequenza modulabile che garantisca una potenza ragionevolmente alta.

Perfette per i più esperti nelle attività manuali, con i dovuti accorgimenti possono utilizzarle anche i neofiti del bricolage, ottenendo dei discreti risultati sin dai primi impieghi. Naturalmente, la tecnica si affinerà strada facendo in relazione alla propria manualità di base, ma seguire le istruzioni di questa breve guida sarà una buona base di partenza anche per coloro che si sentono negati.

Classificazione delle frese a tazza per il legno

Come al solito, non esiste un unico prodotto che si presti a tutte le lavorazioni possibili e immaginabili, pertanto occorre valutare attentamente la scelta dello strumento più opportuno. Le caratteristiche comuni a tutte le frese di questo tipo sono:

• forma cilindrica;
• punto pilota per ottimizzare il taglio;
• seghettatura sulla base inferiore.

Oltre alla frequenza di impiego, incideranno sulle preferenze anche il numero di giri al minuto, la finezza della lama (numero di denti al cm, che può essere regolare o differente) e il tipo di materiale su cui lavorare.

Quanto alla fascia di prezzo, l’acciaio al carbonio consente un notevole risparmio, ma l’opzione più apprezzata rimane la fresa bimetallica, opportunamente trattata per potenziarne le caratteristiche di durezza.

La combinazione più gettonata è quella tra acciaio ad alta velocità (con consistenti aggiunte di molibdeno, cobalto e tungsteno) e lega metallica morbido-elastica. Tali caratteristiche conferiscono all’utensile una maggiore vita utile rispetto alla media e un impiego esteso a una moltitudine di materiali.

Alcuni accorgimenti per l’uso

È opportuno ricordare alcune semplici norme che possono apparire scontate nell’uso delle frese a tazza per legno, ma molto utili per tutti, soprattutto per i principianti del fai da te.

Innanzitutto, è indispensabile leggere il libretto delle istruzioni. Sarebbe meglio preferire un vademecum in lingua italiana o in altro idioma comprensibile, a seconda delle proprie conoscenze. In alternativa, fare una ricerca in rete e scaricarlo.

Premesso ciò, bisogna proteggersi in maniera adeguata per eseguire le lavorazioni. Gli occhiali serviranno per prevenire l’ingresso di schegge all’interno dell’occhio, mentre un paio di guantoni preserveranno da eventuali abrasioni. Anche raccogliere i capelli e l’utilizzo di una tuta da meccanico renderanno l’impiego di trapano e fresa ancora più sicuri.

In merito alle tempistiche, ricordare il vecchio adagio “la fretta è cattiva consigliera” è quanto mai sensato. A tale proposito, è bene ricordare di appoggiare la punta della fresa senza forzare la zona interessata. Questo eviterà rotture dell’utensile, danni al trapano ed eventuali incidenti, a beneficio della salute e delle finanze.

Una volta individuata la zona sui cui lavorare, collocare la punta al centro di tale area e focalizzarsi su quella. Va ricordato che più il materiale è duro, più il numero di giri della macchina utensile sarà basso, al fine di evitare il deterioramento dell’estremità a contatto con la superficie.

Per aumentare il diametro di fori già presenti in un pezzo con la massima stabilità e precisione, è indispensabile porre una lastra di compensato al di sopra dell’area nel caso di passaggi ciechi, mentre in presenza di aperture passanti ne occorrono due, una per estremità.

Alla fine di ogni lavorazione ripulire accuratamente lo strumento dai residui, per non ostruire le parti da trattare successivamente. Anche questa accortezza contribuisce ad una maggiore durata della fresa.