Il legno è un materiale fin dal lontano passato molto utilizzato in numerosi settori, con particolare rilevanza per le costruzioni, come dimostra il parquet, e per l’arredamento, con scrivanie, mobili e molto altro. Sicuramente, i vantaggi principali di esso sono il fatto di essere un materiale completamente naturale, senza creare nessun inquinamento nella produzione e nello smaltimento, le ottime funzionalità che possiede e l’aspetto estetico molto bello da vedere.
Trattare il legno necessita di particolari attrezzi ed accessori, fondamentali per raggiungere i propri scopi. Proprio per questo, molto spesso vengono fatti svolgere lavori di bricolage ad appositi falegnami.
Un accessorio molto utile è la sega a nastro, una macchina in grado di tagliare con precisione e rapidamente numerosi materiali, compreso il legno. Si può dire che è una sorta di seghetto, solo che non è mobile e quindi trasportabile ovunque, ma fisso in un tavolo o altro, visto comunque le grandi dimensioni che possiede. E’ composto generalmente da quattro parti principali, ovvero da un piano orizzontale, dalla lama verticale che taglierà il legno, dal motore centrale e dai volani.
La lama ovviamente riveste un’importanza elevata nel taglio del legno o di altri materiali. Pertanto, come scegliere una lama per sega a nastro per la segheria? Esistono numerosi modelli differenti in dimensioni e per specifici scopi, pertanto è bene fare una distinzione e analizzare più nel dettaglio questo aspetto.
Come scegliere una lama per sega a nastro per segheria personale
Il primo aspetto da considerare per la scelta di una lama efficace sono le dimensioni, che nel complesso incideranno notevolmente sull’esecuzione del taglio. Le principali misure da analizzare sono:
- la larghezza, una misura che va presa dalla base del nastro fino alla punta del dente. Una maggiore larghezza permette una maggiore velocità di taglio, ideale quindi quando bisogna ottimizzare il tempo;
- la lunghezza, anch’essa importante per il determinato scopo da raggiungere e per lo spazio che si ha a disposizione dove si sta effettuando la lavorazione del legno;
- lo spessore, ovvero la dimensione della lama da una faccia all’altra e ciò offre è collegato alla flessibilità, in quanto minore spessore rende la lama più flessibile, ed alla resistenza meccanica, in quanto più spessore la rende sicuramente più dura e resistente;
- infine, l’ultima misura da tenere in considerazione è il passo, ovvero la distanza che intercorre tra un dente e l’altro. Essa può essere costante, ovvero quando si rispetterà sempre una tot distanza, e variabile, quando ci sono zone con denti più ravvicinati rispetto ad altri. Una buona lama deve essere una via di mezzo, senza lasciare troppo spazio, perdendo l’efficacia del taglio, e senza lasciarne troppo poco, in quanto rischia di intasarci di trucciolo e non tagliare più.
Dopo aver parlato delle varie misure e di come esse vanno comunque considerate nella scelta di un’efficace lama per la sega a nastro, è importante sottolineare anche l’importanza della forma del dente.
Essa dipenderà molto dal materiale che si deve tagliare. Per il legno, di solito quello più utilizzato, la forma deve essere ad N, chiamata anche Dente Standard. Offre un taglio equilibrato, preciso e non eccessivamente aggressivo.
Esistono altre forme differenti di denti per lame, H, P e K, che sono particolarmente ideali ognuna per uno specifico materiale. Infine, un ultimo aspetto da considerare per la scelta di una lama per sega a nastro efficace è l’aspetto della stradatura, ovvero la sporgenza verso un lato dei denti della lama.
L’obiettivo della stradatura è quello di aiutare nel taglio, generando un apposito spazio dove poi passerà il dorso della lama. Ciò ridurrà anche l’attrito durante il taglio.
Esistono due tipologie di stradatura, quelle standard, dove troviamo rispettivamente un dente piegato verso destra, uno verso sinistra ed uno centrale, e la stradatura ondulata, specifica per materiali molto più duri e difficili da tagliare, come per esempio l’acciaio.