Uno degli argomenti maggiormente dibattuti, soprattutto sui mezzi di comunicazione di massa, riguarda la sigaretta elettronica. Svapare fa male quanto la sigaretta classica oppure no? Diciamolo subito a priori. I danni alla salute riconducibili alla sigaretta tradizionale e all’assuefazione da nicotina non sono in alcun modo paragonabili a quelli dei vapori dell’e-cig. E a supporto di quanto messo in evidenza, vi sarebbero una miriade di ricerche pubblicate da rinomati istituti universitari. E anche il parere di illustri medici, che in passato più volte, avevano preferito sorvolare su questa spinosa questione, oramai appare chiaro. Anzi, spesso è proprio la sigaretta elettronica, oramai divenuta un must have, la migliore alleata possibile per dire addio all’assuefazione da nicotina.
Pertanto, pubblichiamo in rapida carrellata alcune ricerche a supporto di questa tesi: i benefici dell’e-cig sono evidenti quando si tratta di smettere una volta per tutte con le sigarette. La salute ne trae giovamento proprio come l’aspetto fisico. La pelle appare lucisa e meno opaca.
Secondo un interessante studio americano, coordinato da Jonathan Foulds e condotto dai ricercatori delle Virginia Commonwealth University e del Penn State College of Medicine, la sigaretta elettronica con all’interno liquido tabaccoso con nicotina, che ricorda molto da vicino la sigaretta tradizionale, aiuterebbe a smettere di fumare. Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Nicotine Tobacco Research, ha ottenuto fondi da diversi autorevoli istituti, come ad esempio il “Center for Tobacco Products della Food and Drug Administration” e il “National Institute on Drug Abuse of the National Institutes of Health”.
Lo studio statunitense: i dettagli
La ricerca è stata condotta su 520 fumatori che desideravano smettere di fumare, senza tuttavia riuscirci. Ragion per cui è stata data loro una e-cig senza nicotina (placebo) oppure contenente nicotina in 8 mg/ml oppure in 20 mg/ml. Durante questa ricerca, i medici hanno suggerito in varie occasiono ai 520 membri del campione di iniziare a ridurre sensibilmente il numero quotidiano di sigarette. Trascorso un lasso di tempo pari a 6 mesi, i risultati dimostravano che la maggior parte dei fumatori in grado di darci un taglio con le sigarette erano quelli che avevano testato la versione di e-cig con 20 mg/ml di nicotina. L´11%, per la precisione. Solo il 5% di coloro che avevano ricevuto la variante da 8 mg/ml di nicotina e l´1% con la versione placebo era stato in grado di farcela. Si può pertanto dedurre che a fronte di un’elevata somministrazione di nicotina mediante svapo, le probabilità di dire addio al fumo tendono a salire.
Secondo questo studio, pertanto, gli individui che provano le sigarette elettroniche riescono a smettere di fumare più facilmente nel breve periodo. Con la versione da 20 mg/ml il passaggio al vaping ha maggiori chance di concretizzarsi.
Sigaretta elettronica e salute cardiovascolare
Anche la salute cardiovascolare ne trae giovamento quando si passa dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica. Terapie sostitutive incentrate sul ricorso a cerotti, gomme, pastiglie e spray non sortiscono lo stesso effetto miracoloso garantito dall’e-cig. Il bello? I vantaggi si riscontrano nel breve termine.
I primi benefici in termini di salute cardiovascolare si riscontrano già a distanza dei primi 3 giorni. Lo dimostra un’altra ricerca, stavolta condotta da un pool di ricercatori della Sheffield Hallam University coadiuvati da un team di esperti della Leonie S. Brose del King’s College di Londra. Lo studio parte dall’idea di base che il fumo arrechi tutta una serie di rischi di natura cardiovascolare. Sono stati messi a confronto i risultati delle terapie sostitutive e della sigaretta elettronica, con nicotina e senza. Il campione era costituito da 248 fumatori adulti, abituati a fumare oltre 10 sigarette ogni giorno. In diverse occasioni avevano palesato la volontà di smettere. Il primo gruppo di 84 individui ha potuto contare su una e-cig con 18 mg/ml di nicotina. Il secondo gruppo da 82, invece, ha potuto contare su una e-cig senza nicotina. Infine, il terzo gruppo da 82 si è avvalso di terapie sostitutive. In tutti e tre i casi è stato fornito sostegno comportamentale.
Sono stati presi in considerazione i parametri della salute cardiovascolare dei componenti del campione: dopo tre giorni coloro che avevano ottenuto la variante di e-cig con 18 mg/ml di nicotina vedevano sensibili miglioramenti in ottica di salute vascolare. Anche i fumatori più assidui con oltre 20 sigarette al giorno, con il passaggio alle varianti elettroniche, riscontravano progressi importanti.
Anche numerosi medici tedeschi sostengono che la sigaretta elettronica risulta una valida alleata per smettere di fumare
Ai sensi del percorso di “smoking cessation”, spesso piuttosto tortuoso, i medici tedeschi sono dell’idea che il passaggio all’e-cig sia un’utile opzione per non fumare più. In un congresso tenutosi a Colonia, è stato messo in evidenza come il tabagismo in Germania abbia un impatto negativo molto significativo in termini di salute. Su 127.000 morti annue, poco più di 85.000 sarebbero riconducibili a patologie tumorali.
Fumare troppe sigarette al giorno fa male alla salute. Questo oramai è ampiamente risaputo: aterosclerosi, invecchiamento precoce della pelle, ingiallimento delle dita con cui si tiene in mano la sigaretta, problemi nel distinguere sapori e odori sono alcuni dei problemi maggiormente diffusi tra i fumatori. Danni come questi incidono sensibilmente sulle casse dello Stato. Si tratta di un esborso di miliardi di euro ogni anno. Secondo un affermato medico di una clinica di Karlsruhe, Martin Storck risulta di cruciale importanza aprire una discussione al riguardo e focalizzarsi sulle possibili soluzioni. Fra queste non sono da escludere le sigarette elettroniche. Svapare non produce danni alla salute, come invece accade per il fumo. Nel vapore non ci sono gli stessi inquinanti provocati dalla combustione delle sigarette. Ragion per cui non alcun senso asserire che la sigaretta elettronica sia nociva quanto quella tradizionale. Non è affatto così.