Esame del Campo Visivo: Campimetria e Perimetria

Cos’è l’esame del campo visivo? Cosa si intende con i termini Campimetria e Perimetria?

La campimetria, o perimetria, è un esame oculistico che consente di comprendere l’ampiezza del campo visivo di un individuo. Usando dei termini più tecnici, l’esame del campo visivo permette di esaminare lo spot luminoso più debole che una persona riesce a percepire, di solito posto ai lati dell’immagine percepita.

Questa percezione più o meno ottimale dipende dalla sensibilità della retina, ma anche dall’integrità delle vie nervose a cui essa è collegata.

Secondo il Centro Medici Mythril, se il paziente fatica a vedere dei punti centrali o periferici della sua visione, allora è bene intervenire con delle operazioni di chirurgia refrattiva o la prescrizione dell’utilizzo di occhiali o lenti. Sull’operazione laser agli occhi, i pazienti fanno sempre tantissime domande, perché spesso hanno timore degli effetti collaterali che possono insorgere. Ma non sa che gli interventi di chirurgia refrattiva sono molto sicuri e soprattutto indolore. Scopri di più sull’operazione laser occhi.

Cos’è il campo visivo

Il campo visivo è la porzione di spazio che una persona percepisce guardando un punto fisso. Di solito viene diviso in quattro quadranti, formati da due assi che si incontrano nel punto centrale della visione del paziente. Una persona può percepire di più o di meno i lati dell’immagine che vede, fissando un punto al centro.

Un esame del campo visivo può aiutare gli specialisti a conoscere eventuali carenze nella visione. Queste possono essere causate anche da una patologia non prettamente legata all’apparato visivo ed ecco perché è importante conoscere una diagnosi nell’immediato.

Campimetria: come si svolge e a cosa serve

Un restringimento del campo visivo, come afferma humanitas.it, è dovuto a molteplici cause, legate a patologie o a invecchiamento. Questa condizione visiva potrebbe compromettere delle attività quotidiane o lavorative. Pensiamo a quanto sia importante vedere bene mentre si guida, tenendo d’occhio anche gli specchietti e ciò che succede intorno al veicolo.

Oppure, per esempio, esistono delle mansioni lavorative, in quota o a contatto con macchinari pericolosi, che richiedono delle condizioni della vista ottimali.

La visita è completamente indolore: avviene mediante l’utilizzo di uno strumento di screening, dotato di una mentoniera su cui il paziente deve poggiare il capo e gli viene richiesto di osservare delle luci che cambiano di intensità. La durata della visita varia molto, può durare 10 minuti come 40 minuti.

Non ci sono controindicazioni o limiti di età e può essere effettuata su pazienti che portano le lenti o gli occhiali.

Campimetria e perimetria sono spesso usati come sinonimi, ma possiamo ammettere che il primo termine indichi una visita ormai superata e manuale, mentre il secondo si riferisca a una soluzione computerizzata e moderna. La perimetria è un esame più completo e mirato, che in modo efficace consente di individuare qualsiasi difetto visivo e intervenire.

Risultati della visita del campo visivo

Lo specialista potrebbe rilevare delle carenze nella porzione di spazio che il paziente è in grado di osservare, dimostrando una scarsa sensibilità retinica agli stimoli luminosi. Questa, come già accennato, può indicare la presenza di patologie dell’occhio, delle vie ottiche, del sistema nervoso o altre, come traumi, tumori, diabete ecc.

I difetti della visione nel campo visivo si possono presentare, più comunemente, ai margini del campo, ma anche nella porzione centrale. Il deficit, inoltre, può essere bilaterale, se interessa entrambe le porzioni ai lati del campo visivo, o omolaterale, quando invece si presenta solo a destra o solo a sinistra.

I deficit si manifestano sotto forma di macchie, colori sbiaditi o appannamento di una porzione del campo visivo. Sarà discrezione del professionista decidere come intervenire per correggere i difetti visivi del paziente.