L’insorgenza di disturbi temporo mandibolari è uno dei fattori che più contribuisce ad alterare il benessere del cavo orale e non solo. Le disfunzioni dell’articolazione temporo mandibolare (ATM) sono alla base di molte patologie comuni, dal mal di testa a problemi posturali.
Intervenire in ambito odontoiatrico può dunque essere fondamentale anche per risolvere problemi solo apparentemente non correlati allo stato di salute della bocca. In particolare, il dentista esperto in gnatologia sarà in grado di arrivare a una diagnosi corretta e di decidere la migliore terapia. Ne abbiamo parlato insieme al Dottor Gola che ha i suoi studi dentistici a Pavia.
Disturbi temporo mandibolari: cosa sono
Prima di passare in rassegna i trattamenti specialistici, è bene chiarire cosa sono le disfunzioni temporo mandibolari. Con la sigla ATM si indicano i sistemi articolari speculari, destro e sinistro, che connettono la mandibola al cranio. Ad essi sono deputati movimenti tanto semplici quanto cruciali, come ad esempio quelli di chiusura e apertura della bocca.
La struttura dell’articolazione temporo mandibolare include due ossa, mandibola e osso temporale, quattro legamenti, temporomandibolare, collaterale, sfenomandibolare</strong> e stilomandibolare e infine un menisco. Quest’ultimo è una struttura cartilaginea dalla forma allungata, che trova posizione tra i due costituenti ossei dell’articolazione.
Come si può intuire, i disturbi temporo mandibolari possono influenzare negativamente attività comuni quali la masticazione o la fonazione. Per capire se si soffre di una disfunzione dell’ATM, si può fare un semplice test: se tenendo le mani sulle orecchie e aprendo la bocca si avverte un rumore, allora potrebbe essere il caso di valutare un approfondimento diagnostico.
Un altro segnale evidente di un problema all’articolazione temporo mandibolare può essere il dolore facciale. Tuttavia, a volte, la manifestazione dolorosa non interessa direttamente la mandibola ma spalle, nuca o collo. Tra gli altri sintomi frequenti si ricordano:
- Cefalea cronica;
- Rigidità mandibolare e/o morso debole;
- Sensibilità dentale e/o mal di denti;
- Acufeni, ronzii alle orecchie e/o diminuzione dell’udito;
- Problemi agli occhi quali dolore o abbassamento della vista;
- Alterazioni posturali;
- Formicolio agli arti superiori;
- Problemi di equilibrio e giramenti di testa.
Disturbi dell’articolazione temporo mandibolare: come possono aiutare il dentista e lo gnatologo
Il dentista gnatologo è lo specialista d’elezione per il trattamento dei disturbi temporo mandibolari. Specializzato nella fisiologia e fisiopatologia delle articolazioni nella bocca, questo professionista svolge innanzitutto un ruolo fondamentale nella <strong>diagnosi della disfunzione dell’ATM.
Come i sintomi, anche le cause del <strong>disturbo all’articolazione temporo mandibolare</strong> sono di varia natura e richiedono un’analisi complessa. Possono essere riassunte in tre categorie principali:
- Cause psicologiche stati di stress o ansia possono favorire comportamenti e abitudini errate che impattano direttamente sull’articolazione favorendo l’insorgenza della sintomatologia. Un esempio tipico è il digrignare dei denti tipico del bruxismo;
- Cause strutturali: correlate a problemi di conformazione del cavo orale di origine genetica o traumatica, tra cui malocclusioni, sovraffollamento dentale e interventi dentistici scorretti;
- Cause patologiche: a volte la corretta funzionalità dell’articolazione temporo mandibolare viene alterata da altre patologie, quali artrite reumatoide o difetti posturali.
Identificare la causa dei disturbi temporo mandibolari è cruciale per intervenire nella maniera più corretta. Spesso è sufficiente la visita dello gnatologo, ma in alcuni casi più complessi potrebbe essere necessario il ricorso alla radiografia. I trattamenti delle disfunzioni temporo mandibolari possono dunque variare a seconda del caso e richiedere la collaborazione di diversi professionisti sanitari.
Se ad esempio nei disturbi ATM correlati al bruxismo un bite potrebbe essere sufficiente, in caso di problemi strutturali potrebbe essere necessario il supporto dell’ortodontista. Nelle occorrenze più gravi potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico correttivo o addirittura finalizzato alla sostituzione dell’intera articolazione.
La <strong>guarigione da un disturbo dell’articolazione temporo mandibolare</strong> richiede dunque una visione olistica, onde evitare di agire solo sul sintomo senza risolvere l’origine del problema. Il dentista gnatologo svolge pertanto un ruolo fondamentale, utile a indirizzare il paziente verso il percorso terapeutico più adatto al suo specifico quadro clinico.
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