Test di corrosione sui materiali per nuovi prodotti da inserire sul mercato

Il test di corrosione con nebbia salina, anche chiamato salt spray test, è un tipo di prova che si svolge su alcuni tipi di materiali per testarne la resistenza e l’eventuale corrosione. Solitamente si tratta di una prova che si effettua su superfici metalliche, al fine di calcolare quanto siano resistenti e quanto tempo sia necessario affinché si corrodano. Soprattutto nel caso di alcuni materiali, il test di corrosione effettuato con nebbia salina può durare parecchie ore, ma riproduce fedelmente quelli che sono gli effetti atmosferici osservabili nell’arco di anni. Il fine ultimo è quello di stabilire se il materiale in oggetto sia idoneo o meno alla vendita e se necessiti di un particolare rivestimento protettivo. Il test di corrosione può essere effettuato inoltre tramite l’utilizzo di due soluzioni differenti: la nebbia salina acetica e la nebbia salina cupro-acetica. Si tratta di due composti chimici differenti e dal diverso potere corrosivo, utilizzati in base alle necessità. Nella formulazione delle corrette metodologie per effettuare il test – che comprendono, tra le altre cose, una corretta stabilizzazione dell’apparecchiatura, regimentata da normative europee per ciò che concerne la temperatura – si può utilizzare anche una terza soluzione definita come NSS (Neutral Salt Spray), formata da acqua demineralizzata e sale puro.

Perché effettuare un test di corrosione con nebbia salina

 

Soprattutto quando si tratta di materiali di tipo metallico, se esposti per lungo tempo all’ambiente esterno e non realizzati in maniera corretta, questi possono corrodersi dopo un certo periodo di tempo, fenomeno che potrebbe portare alla comparsa della ruggine e, quindi, al totale deterioramento. Il salt spray test, in questo senso, si occupa di stabilire in quanto tempo avviene l’eventuale decadimento della superficie e se, quindi, questa sia idonea alle richieste del mercato. Per questo motivo, affidarsi ad un apposito laboratorio per effettuare queste misurazioni, come quello di Tecnolab del Lago Maggiore, rappresenta un modo più che efficace per valutare tempestivamente le proprietà dei materiali ed il loro comportamento, anche nei contesti di deterioramento: quanto riescano a resistere alla ruggine ed alle condizioni avverse che potrebbero minarne l’effettiva integrità.

 

Come funziona il salt spray test

 

Il primo step consiste nel prelevare campioni dal materiale che si vuole testare, qualsiasi esso sia. Una volta fatto ciò, si procede con il posizionamento del campione all’interno di una cella, nella quale verrà sottoposto alla prova di corrosione tramite l’utilizzo di uno spray realizzato con una soluzione salina. Questa soluzione viene trasformata in vapore ad una temperatura di circa 30ºC, con l’obiettivo di simulare – in qualche ora – l’effetto che l’esposizione all’aria esterna avrebbe nel giro di anni. Il periodo di tempo che intercorre tra l’inizio e la fine del test varia chiaramente in base al materiale che si sta utilizzando, poiché il procedimento deve fare in modo che il lasso temporale sia proporzionale a quanto il materiale verrà esposto all’ambiente esterno. La reazione chimica che si nasconde dietro questo procedimento consiste nel depositarsi del composto salino sulla superficie in oggetto: questa si occupa di corrodere il prodotto quanto più possibile e in un dato periodo di tempo, simulando i fattori dell’esposizione naturale ma velocizzandone l’effetto. Una volta completato il test il campione viene analizzato e si stabilisce se esso sia – o meno – idoneo ai requisiti necessari. L’inserimento di un prodotto all’interno del mercato, infatti, porta con sé anche la necessità di valutare qualsiasi tipo di peculiarità, affinché quest’ultimo rispetti tutti gli standard ed i requisiti necessari per garantirne non solo l’integrità, quanto anche la sicurezza per l’utente che lo utilizzerà.