La spiaggia di Arbatax in Sardegna

Quando si arriva in traghetto ad Arbatax, già si può ammirare la bellezza di questa parte della costa sarda.

Il porto turistico, posto ai piedi del vivace paese di mare e della collina di Bellavista, in realtà è incorporato nelle suggestive scogliere di porfido rosso che emergono dal mare disegnando un paesaggio di incomparabile bellezza. Si tratta di uno dei principali punti di attrazione della costa. Il nome Arbatax significa “quattordici” in arabo, riferendosi alla torre di difesa costruita in epoca spagnola, probabilmente nel 1572, che sarebbe stata la quattordicesima torre partendo da sud.

Come in molte altre zone della Sardegna, anche nei dintorni di Arbatax esistono diverse aree archeologiche da visitare, come il parco archeologico di San Salvatore, la Necropoli del Monte Terli e il paesino romano di San Lussurioso.

Arbatax è una frazione del comune di Tortolì, che è a soli 5 km di distanza. Tortolì è un piccolo paese con poco più di 10.000 abitanti ed è quello più importante, insieme a Lanusei, della provincia di Ogliastra. Con soli 23 paesi e 50 mila abitanti è la meno popolata d’Italia. Nel centro storico di Tortolì, è possibile ammirare dei bellissimi edifici appartenenti al XVIII e XIX secolo.

Attaccato al paese, troviamo anche il bacino di Tortolì. A nord, c’è la frazione di Girasole, tappa fondamentale per chi viaggia verso le spiagge del Golfo di Orosei.

Per coloro che sono disposti ad avventurarsi nell’entroterra, si consiglia di fermarsi a Pradu Su Chiai, a Sa Carcaredda, a Sa Carcaredda, a S’Arcu ‘e è Forrus e al Parco di Santa Barbara, tutti vicini a Villagrande e Villanova Strisaili.

Tornati ad Arbatax, al di là del promontorio di Capo Bellavista ci sono, venendo da sud, alcune insenature. La prima è quella di Cala Moresca, raggiungibile dal porto percorrendo la pineta e seguendo le indicazioni. Dal parcheggio parte un sentiero che conduce alla spiaggia. L’ingresso è molto tranquillo e, sul lato nord, si possono ammirare le rocce rosse di Arbatax.

Più a sud-ovest, oltrepassando Punta Frailis, si arriva a una piazza riparata dal vento grazie a due colline che la proteggono. Il mare qui ha un colore verde ed è poco profondo.

Proseguendo verso sud lungo via San Gemiliano, una strada che attraversa una zona ricca di edifici pubblici, tra cui il santuario e la Torre spagnola di San Gemiliano del 1639, prendete una qualsiasi delle strade trasversali per arrivare a Marina di San Gemiliano. Qui troviamo una spiaggia di sabbia non molto sottile e dal colore chiaro, che si divide tra la spiaggia di San Gemiliano, la spiaggia di Basaura e la spiaggia di Sos Flores, noto anche come spiaggia dell’aeroporto, dal momento che è molto vicina all’aeroporto di Tortolì e Arbatax.

Più a sud, c’è il Lido di Orrì, raggiungibile in auto partendo dal centro di Tortolì e prendendo via Garibaldi. Poi, a circa 500 metri sulla sinistra, percorrendo via Tirreno per 3,5 chilometri, verrete condotti direttamente alla spiaggia. Il filone molto lungo e largo di sabbia dorata sottile è intervallato da scogliere arrotondate scure che creano meravigliose baie e insenature. La pineta dietro alla spiaggia ha al suo interno il torrente Rio Fodeddu, che divide il litorale in due parti: la spiaggia di S’Orologiu e la spiaggia del Lido di Orrì.

Queste sono alcune delle nostre proposte per quanto riguarda le spiagge vicine ad Arbatax e a Tortolì, ma vi consigliamo di avventurarvi in sentieri sconosciuti e scoprire le numerose insenature lungo la costa.